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Arianna Spada – Prima Personale

Posted on Feb 26, 2015 by in Cipria Factory | 0 comments

Cipria Suffragette Preview w/ Arianna Spada Exhibition| 02.03.15@Do’ Archi

“1234567…”, la Serie “blue” e la Serie “7” sono le tre opere che costituiscono la prima personale della giovane artista Arianna Spada.
Tutte a tecnica mista, tutte su carta trattata e materiale organico, tutte a racchiudere le coordinate tematiche della sua breve ma intensa produzione.
La più imponente “1234567…” è composta da decine di bustine di tè seccate e poi trattate con interventi di disegno a pennarello, penna ed acquerello. Può sembrare una serie di piccoli tasselli messi in fila, in realtà la disposizione ha a che fare con un preciso ordine. A seguito della morte di due persone importanti della propria vita le cui date di morte e nascita s’intrecciavano sulle cifre del 5 e del 7 Arianna ha deciso di disporre le bustine in questo ordine alternato.
Quasi il dolore per la perdita fosse troppo enorme da gestire così, intero ed informe (a metafora il contenuto delle bustine appallottolato in un’unica “cacca” gigante), l’artista ha deciso di creare tante piccole superfici su cui suddividerlo e su cui affrontarlo con un approccio istintivo, quasi a scarabocchio, un pezzo per volta.
Nella Serie blu invece dei pezzi di carta velina vengono lavati via dal colore azzurro scuro versato, subendo questo trattamento nonostante la loro fragilità; una carta delicatissima che una volta lavorata sia fronte che retro, proprio per dargli più di una possibilità, consegna allo spettatore delle forme a nido, armoniose, che un po’ si discostano dalle geometrie protagoniste invece della Serie 7.
In quest’ultima infatti l’artista crea una serie di superfici e lavora la stratificazione con grafite e pennarello pantone. Come in tutte le altre opere prevale un approccio curato, attento al dettaglio, giocato quasi sul registro della miniatura ma che dice di una generale poetica della delicatezza e delle piccole cose. A compendio e dimostrazione del suo processo creativo, la sera della vernice, la giovane artista, classe 1993, sarà protagonista di una drawing performance. Le mani dei partecipanti potranno infatti diventare superficie su cui riproporre i propri arazzi, delle trame che sembrano mappe o radici in superficie.
Quest’ultimo tassello performativo lega l’opera dell’artista sino a questo momento (il disegno su superficie organica) con i suoi nuovi orizzonti di esplorazione artistica (la performance tout-court).
E’ evidente che l’uso del proprio corpo come medium per accedere ad un altro linguaggio, appena appena esplorato attraverso l’attività di modella, è un territorio che l’artista continuerà a sondare, cosiccome continuerà ad elaborare la propria poetica e la propria tecnica.
Quello che però risulta evidente è il coraggio e l’onestà con cui l’artista si approccia alla materia creativa. Possiamo riscontrare alcuni limiti in alcune opere ma ciò che è fuori discussione è la messa in gioco umana che c’è dietro ogni intervento.

Alice Oceanicmood

1234567

 ROSA

blue

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